
Secondo l’Istituto Cervantes, la più grande organizzazione al mondo che si occupa di promuovere lo studio e l’insegnamento della lingua e della cultura spagnola, ci sono circa 600 milioni di ispanofoni in tutto il mondo, e World Atlas aggiunge che lo spagnolo è la seconda lingua più parlata a New York, con quasi il 20% dei residenti che parla questa lingua a casa.
E ora, come riportato da Express.co.uk, gli esperti hanno dichiarato che lo spagnolo è sulla buona strada per sostituire l’inglese come lingua principale negli Stati Uniti:
Si è scoperto che i legami del Paese con la Spagna sono molto più estesi di quanto si pensasse in precedenza, dato che una parte significativa del suo attuale territorio apparteneva all’Impero spagnolo. Il legame storico tra gli Stati Uniti e la Spagna ha anche aumentato l’immigrazione di ispanofoni, spingendo ricercatori e linguisti a prevedere quale percentuale della popolazione parlerà spagnolo e quando.
Dato che gli Stati Uniti sono il secondo Paese al mondo con il maggior numero di ispanofoni, e che in alcune zone del Paese ci sono già più ispanofoni che inglesi, come a Laredo, in Texas, il linguista Humberto López Morales prevede che la lingua spagnola dominerà gli Stati Uniti entro il 2050.
Lo spagnolo è la seconda lingua più parlata al mondo dopo il cinese mandarino e i dati dell’Ufficio del censimento degli Stati Uniti mostrano che tra il 2022 e il 2023 la popolazione ispanica ha rappresentato quasi il 71% della crescita demografica degli Stati Uniti: nel 2060 si prevede che rappresenteranno circa il 28% della popolazione statunitense.
D’altro canto, anche la lingua spagnola rischia di scomparire a causa dell’assimilazione linguistica e del passaggio al bilinguismo, soprattutto tra i giovani. Dovremo quindi aspettare e vedere come si evolverà la situazione.