
Il playmaker dei New York Knicks Jalen Brunson ha conquistato il Madison Square Garden e non solo con il suo gioco. Mentre i Knicks si preparano a disputare i playoff più importanti degli ultimi decenni, l’inaspettato rituale pre-partita di Brunson sta facendo parlare di sé: Justin Bieber.
Nel cuore della frenesia cestistica di New York, il 27enne All-Star ha trovato calma, concentrazione e persino motivazione nella musica di Justin Bieber. Sì, lo stesso ragazzo che sta illuminando il campionato con più di 28 punti a partita si dedica alle melodie pop prima di affrontare le battaglie dell’NBA.
Potrebbe sembrare strano. Ma per un giocatore che vive in uno degli ambienti più stressanti dello sport, la routine è tutto.
La stella dei Knicks Jalen Brunson attribuisce a Justin Bieber il merito della sua ascesa
Jalen Brunson ha iniziato questa tradizione al college, ai tempi di Villanova. Un ascolto al momento giusto dell’album “Purpose” di Bieber prima di una partita importante del torneo NCAA ha dato vita a una superstizione che è rimasta.
Dopo due campionati nazionali e una carriera NBA da urlo, il rituale pop fa ormai parte della sua routine prima di ogni partita.
Per i newyorkesi, questo dettaglio divertente non fa che rafforzare il legame di Brunson con la città. Non si limita a vincere le partite.
Lo fa a modo suo, con un mix di grinta e personalità che i tifosi apprezzano. In una città che si basa sullo stile e sulla spavalderia, Brunson ascolta Bieber prima di distruggere le difese è perfettamente in linea con il marchio.
Come i tifosi dei Knicks hanno abbracciato il rituale
MSG ama le sue stelle forti, orgogliose e vere. E Jalen Brunson lo fa su tutti i fronti. Mentre le sue statistiche dominano i titoli dei giornali, le sue stranezze, come gli inni a Justin Bieber prima della partita, creano quel tipo di seguito di culto che trasforma i giocatori in leggende.
Ad ogni partita, ad ogni canestro e ad ogni riproduzione della sua playlist, Brunson non sta solo costruendo una potenziale apparizione alle Finals. Sta costruendo un’eredità. E a New York, dove il fandom è profondo, questo tipo di legame personale è importante.