In un articolo esclusivo del Wall Street Journal, si diceva che la nota compagnia aerea economica Spirit avrebbe chiesto la protezione dalla bancarotta dopo un tentativo fallito di fusione con un’altra compagnia aerea low-cost, Frontier. Lunedì 18 novembre, la compagnia aerea ha presentato ufficialmente la domanda di protezione dal fallimento ai sensi del Capitolo 11.
Nonostante la notizia, Spirit intende continuare a operare. In una lettera aperta ai clienti, i rappresentanti di Spirit hanno dichiarato: “La cosa più importante da sapere è che potete continuare a prenotare e volare ora e in futuro. Vogliamo anche rassicurarvi: Potete utilizzare tutti i biglietti, i crediti e i punti fedeltà come di consueto [e] potete continuare a beneficiare del nostro programma fedeltà Free Spirit, dei vantaggi del Saver$ Club e delle condizioni della carta di credito”.
I rappresentanti hanno anche assicurato ai viaggiatori che potranno procedere con i loro piani di viaggio per le vacanze. “Ci aspettiamo di completare questo processo nel primo trimestre del 2025 e di emergere ancora meglio posizionati per offrire il miglior valore nei cieli”, ha aggiunto il comunicato.
Il fallimento di Spirit Airlines: come è iniziato tutto
I colloqui sulla potenziale fusione sono iniziati nel 2022, quando Frontier si è proposta di acquistare Spirit Airlines. Tuttavia, un’offerta competitiva di JetBlue ha impedito l’acquisto. Questa partnership avrebbe dato vita al quinto vettore nazionale, in grado di rivaleggiare con le “quattro grandi” compagnie aeree statunitensi. Tuttavia, l’operazione non è mai andata in porto a causa di un controllo antitrust.
Il recente comunicato stampa di Spirit ha reso noto che la società ha presentato un modulo 12b-25 (noto anche come Notifica di deposito tardivo) dopo essere stata “impossibilitata a presentare la relazione trimestrale” e che si prevede di cancellare “le azioni esistenti della società” se non viene raggiunto un accordo con gli azionisti. Attualmente è l’unico vettore statunitense a non aver depositato i risultati del terzo trimestre.
Secondo Business Travelersono cinque anni che Spirit non realizza profitti. A quanto pare la compagnia ha registrato una perdita di 360 milioni di dollari in costi operativi nella prima metà di quest’anno. Questo dato arriva dopo la notizia del drastico calo delle azioni della compagnia (quasi del 90% rispetto all’anno scorso).
Le origini di Spirit Airlines risalgono alla compagnia di autotrasporti Clippert, nata nel Michigan, che poi si è spostata nel settore dell’aviazione. Per decenni la compagnia ha offerto ai passeggeri tariffe bassissime, a scapito dei costi per le più banali sistemazioni di viaggio, come il bagaglio a mano, le bevande in volo, la scelta del posto a sedere e così via.