L’hub di transito più iconico di New York sta ricevendo molta attenzione ultimamente – e, no, i treni non hanno nulla a che fare con questo fermento.
Lo scorso ottobre si è svolto il primo matrimonio al Grand Central Terminal in oltre dieci anni, ed è stato sicuramente un evento cinematografico come si poteva immaginare.
“È stata davvero la definizione di matrimonio a New York: elegante, senza tempo e pieno di energia”, ha raccontato l’ospite Natalie Romano a PEOPLE. “Sembrava uscito da un film che si può vivere solo una volta nella vita”.
Questa notizia arriva sulla scia di “Dear New York“, una mostra d’arte pubblica realizzata da Brandon Stanton di Humans of New York, che ha completamente occupato la stazione e chiuso le pubblicità per la prima volta a memoria d’uomo.
Non c’è bisogno di dire che Grand Central sta vivendo un’epoca da record, e siamo tutti interessati a dare un’occhiata in anteprima.
All’interno del matrimonio del Grand Central Terminal
I newyorkesi Meredith Giuliani e David Garrett, 32 anni, si sono detti “sì” in uno dei luoghi più frequentati di New York, tra 340 amici e parenti. Per rimanere in tema newyorkese, la cerimonia è stata officiata da Harry Carson dei New York Giants .
Giuliani ha percorso la navata in un abito di Ysa Makino nella Vanderbilt Hall. Gli invitati si sono sistemati sotto splendidi lampadari, fiori bianchi, una navata d’oro e soffitti di 55 piedi, secondo People.
Il tema della fiaba e dello strascico è continuato durante il ricevimento della coppia, che si è tenuto di fronte al Cipriani 42nd Street.
Gli ospiti sono entrati nella “Garrett Central Station” e hanno prenotato un biglietto di prima classe per il ricevimento, dove i maghi hanno intrattenuto i loro cari e la Erik Marshall Band della Hank Lane Music ha fatto ballare i presenti.
Se questo evento stravagante vi ha fatto pensare, “gli spazi per eventi di Grand Central sono in grado di ospitare qualsiasi cosa, da riunioni intime a lanci di prodotti su larga scala, eventi sportivi, raccolte di fondi aziendali e attivazioni di campionature di prodotti”, si legge sul sito web. C’è di che riflettere, future spose!