New York potrebbe presto essere inghiottita dalle stesse acque che l’hanno costruita. Una nuova funzione interattiva di John Surico (Center for an Urban Future) e Nick Underwood(The New York Times) vi porta all’interno del potenziale futuro inondato della città e i risultati sono al tempo stesso ipnotici e allarmanti.
Lo strumento visualizza come l’innalzamento del livello del mare, l’aumento delle precipitazioni e le mareggiate potrebbero rimodellare NYC entro il 2080.
Interi quartieri nel sud di Brooklyn, Queens e Staten Island sono mostrati sott’acqua, mentre parti di Lower Manhattan devono affrontare ripetute inondazioni da marea. Quasi il 30% del territorio della città potrebbe essere a rischio, con conseguenze per circa 1,4 milioni di newyorkesi.
💧 La corsa della città contro l’acqua
Gli scienziati ci avvertono da anni: La città di New York sta sprofondando, secondo la NASA, di circa 0,06 centimetri all’anno .
Se a ciò si aggiunge il peso di 1,7 trilioni di chili dei suoi grattacieli – che secondo i geologi sta spingendo la città sempre più in profondità – il quadro diventa ancora più desolante.
Può NYC sopravvivere all’innalzamento dei mari?
Purtroppo, le difese contro le inondazioni della città non sono state progettate per quello che sta per accadere.
Il suo sistema di acque piovane, costruito negli anni ’70, può gestire solo 1,75 pollici di pioggia all’ora, un limite superato più volte negli ultimi cinque anni solo a Central Park.

Secondo gli esperti del clima, la sopravvivenza dipende da tre strategie:
- Assorbire – aggiungere più spazi verdi e zone umide per assorbire le piogge.
- Fortificare – costruire barriere costiere e muri di contenimento.
- Ritirarsi – spostare i residenti dalle aree ad alto rischio.
Alcune di queste strategie sono già in atto: i giardini pluviali a Gowanus, i parchi a prova di alluvione nel Queens e il progetto Bluebelt a Staten Island, uno degli sforzi di resilienza più riusciti di New York.
Ma, come mostra il nuovo servizio, non è ancora abbastanza. L’ecologo Eric Sanderson dell’Orto Botanico di New York ha dichiarato:
La nostra immaginazione non è al passo con ciò che la natura può e vuole fare.
🌆 Un assaggio di ciò che verrà
Il nuovo sito interattivo del NYT non è solo una visualizzazione, èun campanello d’allarme.
Dai quartieri fantasma lungo la costa alle zone umide artificiali che un giorno potrebbero salvarli, rivela le scelte cruciali che ci attendono, perché purtroppo la domanda non è più se New York si allagherà, ma quanto siamo disposti a cambiare prima che accada.
Possiamo già vedere gli annunci di appartamenti: monolocali sottomarini a 10.000 dollari al mese.