È un brutto momento per essere un lupo mannaro. La NASA ha appena confermato che per i prossimi cinque decenni circa, la Terra – e sì, anche New York City – avrà due lune.
Beh…più o meno.
La seconda luna non è esattamente la stessa del nostro compagno celeste di 4,5 miliardi di anni. Anzi, non è affatto una luna.
Gli astronomi dell’osservatorio Pan-STARRS delle Hawaii hanno recentemente individuato qualcosa di strano: un asteroide, ora chiamato 2025 PN7, che ha fatto tranquillamente ombra alla Terra fin dagli anni Sessanta.
Gli scienziati lo chiamano “quasi-luna”, un compagno cosmico che segue quasi la stessa orbita intorno al Sole del nostro pianeta, dando l’illusione di orbitare intorno alla Terra stessa.
Le quasi-lune fanno parte di una speciale categoria di oggetti spaziali chiamati Arjuna, che si muovono in sincronia con il viaggio del nostro pianeta intorno al Sole. Gli esperti della Planetary Society hanno dichiarato che:
È come un gioco di prestigio gravitazionale. Dal nostro punto di vista sulla Terra, ognuno di questi asteroidi sembra orbitare intorno al nostro pianeta, ma in realtà orbitano intorno al Sole. In effetti, le quasi-lune della Terra condividono essenzialmente la sua orbita. Seguono quasi lo stesso percorso che noi facciamo intorno al Sole.

Per noi terrestri, quindi, sembra una seconda luna. Dal punto di vista scientifico, però, non ha nulla da invidiare a quella vera.
A differenza della nostra Luna vera e propria – che ha un’ampiezza di circa 11,4 milioni di metri – questa nuova compagna spaziale misura solo 60 piedi di diametro, il che la rende la più piccola e meno stabile delle sei quasi-lune che seguono l’orbita della Terra. Inoltre, invece di essere legata alla Terra come la nostra Luna, questa quasi-luna segue un percorso sincronizzato con noi intorno al Sole, andando alla deriva in un lungo anello che la tiene vicina.
E se ve lo state chiedendo, questa non è nemmeno la nostra unica compagna extra. La Planetary Society ha dichiarato che:
La Terra ospita sette quasi-lune conosciute, un numero imprecisato di lune minime e forse, a volte, due lune fantasma. Anche se nessuna di queste pseudo-lune è grande o influente come l’unico vero satellite naturale della Terra – la Luna – sono comunque preziose per la scienza e l’esplorazione.
Nessuna è iconica come la nostra Luna originale, ma sono comunque preziose dal punto di vista scientifico: ognuna offre indizi su come gli oggetti si muovono nella nostra orbita comune.
Purtroppo, se siete interessati a dare un’occhiata a questo oggetto, non potrete farlo a occhio nudo. Anche quando è più vicina, 2025 PN7 rimane a circa 2,5 milioni di chilometri di distanza, dieci volte più lontana della Luna reale. Per scorgere anche solo un barlume è necessario un potente telescopio.
Ma per gli amanti dello spazio, il pensiero di una seconda luna non ufficiale che si aggira nelle vicinanze è piuttosto poetico. E poiché non rappresenta un rischio per la Terra, possiamo semplicemente goderci la sua compagnia per il prossimo mezzo secolo.
E chissà, quando nel 2083 dovremo dire addio alla nostra piccola compagna, un altro misterioso ospite potrebbe unirsi alla festa Terra-Luna: lo scorso settembre una mini-luna, altrimenti nota come asteroide 2024 PT5, ci ha tenuto compagnia per circa due mesi. 🌝