Uno dei pezzi più iconici rimasti dei media fisici si trova otto volte alla settimana a Midtown, Manhattan. Ma è qui per restare? Stiamo parlando della locandina, ovviamente, e più precisamente del foglietto di presentazione, spesso stampato frettolosamente, che si trova al suo interno.
La storia delle locandine
La lunga tradizione delle locandine ha inizio nel lontano 1884, quando Frank Vance Strauss iniziò a creare il programma teatrale in stile rivista a New York. I programmi sono stati un punto di riferimento a Broadway e un ricordo memorabile per generazioni. Sono informativi, decorativi e così poco newyorkesi.
La tradizione ha recentemente festeggiato una pietra miliare. L’anno scorso, per il 140° anniversario di Playbill, le copertine di ogni spettacolo sono tornate alle versioni vintage degli amati cataloghi. I colori vivaci e brillanti sono stati sostituiti da copertine tenui in bianco e nero che hanno ricordato agli spettatori quanto sia lunga questa tradizione.
In un’ottica completamente opposta, sembra che i supporti fisici stiano scomparendo a vista d’occhio e, sebbene le locandine siano destinate a rimanere, la tradizione di lunga data dei foglietti e degli inserti dei sostituti potrebbe essere la prossima vittima di Broadway, potenzialmente sostituita da codici QR che collegano agli annunci digitali del cast.
L’ascesa dei codici QR
I codici QR sono sempre più presenti nella vita quotidiana, trasformando i menu dei ristoranti, i sistemi di biglietteria e persino le mostre d’arte. Ora stanno potenzialmente entrando in uno degli aspetti più importanti di Broadway: gli understudies.
In ottobre è stato ufficialmente approvato un nuovo contratto di produzione tra l’Actors’ Equity Association (il sindacato degli attori e dei direttori di scena) e la Broadway League (che rappresenta i produttori e i proprietari dei teatri).

Il contratto, che resterà in vigore fino al settembre 2028, prevede aumenti di stipendio per attori e direttori di scena, un aumento dei contributi del datore di lavoro ai fondi sanitari e miglioramenti per la programmazione e condizioni di lavoro sostenibili.
Tra questi cambiamenti principali, tuttavia, c’è una clausola che rende facoltativi gli inserti della locandina, consentendo ufficialmente agli spettacoli di sostituire gli annunci fisici dei sostituti con alternative digitali accessibili tramite codici QR.
Gli annunci dei sostituti, o “stuffers”, sono stati a lungo gli umili eroi della locandina. Nascosti tra le pagine, annunciano i cambi di cast dell’ultimo minuto o la comparsa di un sostituto. Per gli artisti, vedere il proprio nome su uno di essi può essere una pietra miliare della carriera. Per i collezionisti e i fan, questi foglietti sono segni unici di uno spettacolo particolare che potrebbe non ripetersi mai più nello stesso modo.
Per alcuni, questo cambiamento rappresenta un progresso nella riduzione degli sprechi di carta, nella semplificazione della comunicazione e nell’allineamento con un pubblico attento alla tecnologia. Per altri, invece, sembra la lenta cancellazione di qualcosa di sacro.
Senza queste locandine, i rapidi cambi di cast potrebbero passare inosservati e una parte effimera ma amata dell’esperienza di Broadway potrebbe scomparire silenziosamente.
Così, mentre le locandine continuano a occupare il loro posto come souvenir di Broadway per eccellenza, gli inserti che le accompagnano potrebbero presto diventare essi stessi parte della storia del teatro. E per una forma d’arte che vive di tradizione, questo cambiamento potrebbe essere più difficile da accettare di un semplice cambio di pagina.